RIPARO  



Di ritorno da una vacanza romantica in Tunisia, Anna e Mara si rendono conto che un giovane immigrato si è infilato nella loro automobile e ne ha approfittato per superare la frontiera.
Anis, attratto dall’Europa come migliaia di suoi coetanei,  è in cerca di una vita migliore. Dopo Poco dopo il loro incontro casuale, aiutato dal desiderio inespresso di Anna di avere un figlio, Anis si ritrova accolto a casa delle due donne. Mara, che fa l’operaia nella fabbrica della famiglia di Anna, diffida di lui e mal sopporta la sua intrusione in casa, ma ciò nonostante i tre sembrano trovare un fragile ritmo domestico.

Il mondo esterno mina la stabilità di questa famiglia per caso : Anna deve sopportare la fredda disapprovazione della madre, Mara il disprezzo del padre morente e Anis tenta di adattarsi alla sua nuova vita mentre prova a capire come sia possibile che due donne senza marito dormano nello stesso letto.

La morte del padre di Mara rompe l’equilibrio precario e la dolce intraprendenza di Anis causa una catena di gelosie e sospetti che portano Anis a perdere il paradiso appena conquistato. Anna cerca di mantenere il controllo della situazione, ma alla fine anche lei diventa vittima delle situazione.

NOTE DI REGIA
Il film racconta la storia di tre persone che non riescono a partecipare, come vorrebbero e come avrebbero diritto, alla società. Tre persone che per motivi diversi vivono una condizione di svantaggio e sono costrette a trovare dentro loro stesse la forza per conquistare spazi, diritti, identità. Tre persone che, accidentalmente e solo per un breve momento, si trovano a formare una sorta di anomala e involontaria “famiglia”, intesa non nei termini tradizionali, piuttosto come micro-gruppo umano capace di provare e assicurare - reciprocamente - protezione, affetto e riparo.
“Riparo” significa un tetto, un lavoro, una famiglia, ma questo termine, per certi versi rassicurante per altri inquietante, rappresenta soprattutto un’aspirazione alla dignità umana.
I tre personaggi, in un quotidiano che apparentemente sembra banale routine, soffrono per la mancanza di qualcosa che è il rispetto di se stessi, e questo è ciò che cerca sopratutto Anis, ma anche Mara e in buona misura Anna.
L’aspirazione, mai dichiarata apertamente, di Anna a creare una famiglia è desiderio di una completa accettazione sociale. L’indipendenza orgogliosa di Mara dalla protezione di Anna è ricerca, a volte disperata e irrazionale, di un rispetto per se stessa che anche suo padre le ha negato. L’attaccamento di Anis al lavoro è il tentativo di legarsi a qualcosa che lo protegga dalla miseria del luogo d’origine e dal disprezzo degli altri in quanto adolescente, straniero, immigrato.
Il film racconta la relazione sentimentale fra due donne, messa in rapporto alla società in cui vivono e alle responsabilità che si devono assumere nei confronti di qualcuno ancora più fragile e bisognoso di sostegno, come un giovane straniero giunto in Italia per cercare lavoro e sicurezza.
Anna in particolare avverte un senso di colpa per la propria condizione privilegiata. Si tratta di senso di colpa diffuso e collettivo, ma sentito individualmente da chi come lei è dotato di senso di giustizia. Questo si traduce in atti di compassione incompleti che non possono cambiare davvero le cose e si caratterizzano più per l’aspetto di manipolazione delle vite altrui che per il loro valore d’empatia.
Ho tentato una rappresentazione che fosse rispettosa dell’umanità dei personaggi e dell’ambiguità della realtà, quindi non invasiva, rinunciando ad un linguaggio più complesso, pur di mettere a proprio agio lo spettatore e farlo avvicinare il più possibile all’intimità dei protagonisti, per aiutarlo a guardare senza giudicare a priori. Forse è anche per questo che ho scelto di lasciare aperto il futuro di Anna, Mara e Anis, lasciando allo spettatore immaginare quali possano essere gli sviluppi di una situazione che non cerca la morte, ma la trasformazione.

Marco S. Puccioni


Regia Marco Simon Puccioni
Soggetto Clara Ferri & Monica Rametta
Sceneggiatura Marco Simon Puccioni & Monica Rametta in collaborazione con Heidrun Schleef
Aiuto Regia Guendalina Zampagni
Casting Jorgelina De Petris (U.I.C.)
Organizzazione Patrizia Di Lenardo E Linda Vianello
Fotografia Tarek Ben Abdallah (A.I.C.)
Montaggio Roberto Missiroli
Scenografia Emita Frigato
Costumi Ludovica Amati in collaborazione con Marielle Robaut
Supervisione Make-Up&Hair Fabrizio Narducci
Trucco Katia Lentini
Musiche Originali Cristiano Fracaro e Dario Arcidiacono
Edizioni Musicali Cam
Suono Presa Diretta Michele Tarantola e Luca Bertolin
Sound Designer Marta Billingsley

con:
Maria De Medeiros Anna
Antonia Liskova Mara
Mounir Ouadi Anis
Gisella Burinato Laura, madre di Anna
Vitaliano Trevisan Salvio, fratello di Anna

IL PRESS BOOK in PDF
foto di Fabio Paleari

Film di Interesse Culturale Nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Una Co-Produzione Italo-Francese Intelfilm (Roma) e Adesif (Parigi)
In collaborazione con Rai Cinema
Con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia Fvg Film Commission
Con il sostegno di Fondo Eurimage
E con il sostegno del Programma Media dell’Unione Europea
Coproduttori Francesca Van Der Staay e Frederic Podetti
Produttore Associato Gustavo Solis Moya
Prodotto da Mario Mazzarotto
Distribuito da Movimento Film

Uscita nazionale: 18 gennaio 2008