TERKEL
IN TROUBLE




Una commedia strampalata, che parla di amori segreti, di bulli e pupe (poche, in realtà), di psycho killer e… di una spranga.
I titoli di testa in stile Seven ci presentano Arne (Elio), nostra guida spirituale lungo tutto il film. Vuole raccontarci di Terkel (Simone D’Andrea), “un tipo giusto, almeno quando non prende cantonate”. Ha due genitori ancora non sposati: la mamma Beatrix (Lella Costa) è una fumatrice accanita, ma anche molto ansiosa. Ha sempre paura che il figlio possa prendersi l’aviaria, l’epatite, il colera… cose da nulla, insomma. Il papà Leon (Claudio Bisio) è uomo di poche parole: per evitare di sbagliare, legge sempre lo stesso giornale (proprio lo stesso, vecchio di chissà quanto) e dice sempre “no”. Una garanzia assoluta. E poi c’è Rita (Tosawi Piovani), una sorellina incapace di muoversi senza far danni.
Terkel frequenta la prima media in Via delle Schiacciatine, neanche fosse una casella del Monopoli. Il suo migliore amico è Jason (Faso), che non vuole mai invitare nessuno a casa sua, e che ripete in continuazione “porta sempre con te una spranga, tu non sai perché, ma lei lo sa”. Jason è anche un rubacuori, ma non prova attrazione per nessuna delle sue corteggiatrici, specie per Joanne (Marcella Silvestri) che lo tormenta in continuazione..E come in ogni classe che si rispetti, non possono mancare i bulli: Sten (Rocco Tanica) e Saki (Cesareo). Due tipi niente male, che godono un mondo a tormentare sia Terkel che Doris (Benedetta Ponticelli), una cicciona bulimica e sentimentalona.

Oltre a farci da guida, Arne è anche il maestro di musica. Ama insegnare con metodi originali: ogni allievo si prende uno strumento e… via! a cantare cori tipo “Arne è un superfigo”. Finito il concerto, Jason e Terkel si siedono su una panchina per fare merenda. Peccato però che il nostro goffo amico non si accorga della presenza di un ragnetto e lo schiacci… un giovanotto eccentrico ha visto tutto e comincia a chiacchierare con i due: è Gunnar (Lorenzo Scattorin), “un tipo fuori come uno shuttle”.
Dopo la ricreazione, è tempo di andare in bagno. Mentre Terkel fa i suoi bisognini, prima si rompe una lampadina, poi un vetro, poi una porta si chiude da sola, poi da un bagno spuntano strani stivali… sono i due bulli, che poi gli sparano addosso chissà quale liquido, ridendo come matti.
Finalmente le lezioni riprendono. E chi si presenta in classe? Gunnar, che sostituisce la professoressa Ivonne: poverina, “è caduta dalle scale ed è finita in una di quelle strade enormi…”. Insomma: è morta. Con alcuni trucchetti da piacione, il nuovo professore si conquista subito la classe, saltando la canonica lezione e raccontando di se stesso, del suo compagno di giochi, un opossum un po’ dispettoso.
Arriva il giorno del matrimonio ufficiale di Beatrix e Leon: tutti i parenti sono invitati al gran cenone, compreso il vecchio Zio Stewart (Antonello Governale), che si esibisce in uno dei suoi canti micidiali. Sul più bello si presentano Sten e Saki: vogliono una cassa di birra, e la vogliono ora. Terkel prova a rubare una bottiglia, gli cade, viene scoperto dallo zio che poi massacra di botte i due bulli. Terkel ora ha veramente paura: i due gliela faranno pagare, ma come?
Intanto Gunnar, che ha deciso di organizzare un camping per andare alla ricerca della rarissima salamandra maculata, prende da parte Terkel e gli suggerisce come risolvere i suoi problemi con Sten e Saki. Ma il ragazzo non se la cava molto bene e ci rimedia una bella craniata.
E qui iniziano altri guai. Dopo aver passato il pomeriggio con Jason, su una rampa da skateboard, è costretto a correre verso casa perché piove di brutto, ma viene inseguito da qualcuno che addirittura gli scaglia contro un barile di bitume. Ma non finisce qui. Il giorno dopo, Terkel viene svegliato dal lancio di un mattone che sfonda la finestra della sua stanza. C’è scritto: “morte a chi tortura gli animali”. E, per finire, a scuola viene di nuovo aggredito da Sten e Saki. Terkel scappa fino in classe, e si ritrova solo, in compagnia di Doris la cicciona. La ragazza lo consola con estrema dolcezza e gli consegna una lettera d’amore. Proprio in quel momento entrano i due bulli che cominciano a prenderli in giro. Terkel cambia atteggiamento e si accoda ai due, deridendo anch’egli Doris. La ragazza è disperata e si butta giù dalla finestra.
Non c’è tempo per le lacrime, il pullman per il campeggio incombe, e Terkel risolve il suo rapporto con i due bulli… sedendosi accanto a loro, anziché con Jason, che non la prende tanto bene. Addirittura il nostro amico dividerà con Sten e Saki pure la tenda!
Le sorprese non finiscono qui. Chi era veramente Doris? Chi tormenta Terkel, accusandolo di essere torturatore di animali? Che ruolo ha il simpatico Gunnar? E che fine farà la spranga di Jason?
Sicuramente tutto finirà per il meglio. Del resto la morale è sempre in agguato, e anche questo simpatico cartone ne ha una pronta: “gli amici, quelli veri, dovete tenerli 30 minuti nel forno a 180 gradi…”.
E non perdetevi i titoli di coda!


regia di Stefan Fjeldmark, Kresten Vestbjerg Andersen, Thorbjørn Christoffersen
adattamento italiano dei dialoghi e delle canzoni
a cura di
Elio e le Storie Tese e di Antonello Governale
traduzione dal danese Claudia Perpiglia - Kragh
direzione del doppiaggio Antonello Governale
sceneggiatura Mette Heeno
da una storia di Anders Matthesen
direzione artistica e animazione Kresten Vestbjerg Andersen, Thorbjørn Christoffersen
scenografia Thorbjørn Christoffersen
musiche Bossy Bo
montaggio Martin Wichmann Andersen, Per Risage, Mikael R. Ryelund

con le irresistibili voci di
Elio e le Storie Tese
Lella Costa
Claudio Bisio (anche se dice sempre “no”)
Simone D’Andrea
Lorenzo Scattorin
Antonello Governale

una produzione Nordisk Film Production
in collaborazione con A.Film Production
TV2/ Denmark
con il supporto di The Danish Film Institute

 

IL PRESS BOOK in PDF


http://www.terkel.it

IN SALA DAL 7 APRILE 2006