CON LA FURIA DI UN RAGAZZO. UN RITRATTO DI BRUNO TRENTIN
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Nel 1998 Franco Giraldi girava, per conto dell’Aamod, una conversazione di dieci ore con Bruno Trentin, ricchissima di spunti e ricordi, fino ad oggi inedita.
A due anni dalla morte di Trentin, il 23 agosto 2007, Giraldi ha costruito il racconto di una generazione e una democrazia nella sua genesi e nel suo sviluppo montando, con Letizia Caudullo, quelle immagini assieme ai filmati e i materiali di repertorio forniti dall’Aamod.
La storia di una vita si snoda sullo sfondo dei luoghi del lavoro (il Lingotto di Torino, Mirafiori e la sede centrale della CGIL, il suo sindacato) e del riposo (le Dolomiti di San Candido, dove Trentin amava villeggiare, il suo “posto delle fragole” tirolese, ammette da italo-francese).
In un filo ideale in cui storia di un paese e biografia personale coincidono, il momento fondativo è l’esilio della famiglia nella Francia repubblicana e poi occupata, fino all’ingresso nella Resistenza francese («ho compiuto i 16 anni in galera») e, dopo il 25 luglio ‘43, in quella italiana, quando Bruno torna in patria col padre Silvio e si unisce ai partigiani. Un altro compleanno in carcere, la scomparsa del padre, e poi mesi di clandestinità fino alla Liberazione a Milano.
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